Intervista all'autrice

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    Ebbene si ragazzuoli, Corinna è finalmente in libreria. :*_*:
    Per tutte quelle di voi che non lo hanno ancora letto, o per quelle come me che lo hanno riletto più volte, consiglio di correre a comprarlo perché questa versione non solo è stata riveduta, ma reintegrata dei tagli subiti nella prima versione di stampa. Quindi non potete assolutamente perderlo. :§§:
    Mentre prepariamo i cannoni per abbattere chi di voi non si alza da quella sedia per correre in libreria, vi postiamo l’intervista che la gentilissima scrittrice ci ha concesso.
    Buona lettura ^^



    Ciao Kathleen,
    è un piacere per noi averti qui su Enchanted Ink.

    Il piacere è mio cara Stefania! Ti ringrazio molto per l’invito.


    – Finalmente il sogno di molte lettrici si è avverato. Una casa editrice ha finalmente deciso di ristampare i tuoi libri, evitando a molte di noi, di svenarsi per comprarli. Emozionata per questo traguardo raggiunto con molta fatica? .
    Emozionatissima! Non ci sono parole per descrivere il mio stato d’animo quando ho avuto tra le mani la prima copia della nuova edizione di “Corinna. La Regina dei Mari”, pensando che finalmente molte lettrici che non ne avevano avuto l’opportunità potranno finalmente leggerlo.

    – Leggendo i tuoi libri si evince la tua passione per i pirati e tutto quello che li circonda. Le scene sono scritte in modo impeccabile come se tu stessa le avessi vissute in prima persona. Da cosa nasce questo amore per la filibusta? .
    É un amore che scaturisce dalla mia passione più grande: l’avventura. Il mondo della Filibusta infatti, racchiude in sé, oltre a pericolo, violenza e crudezza, anche grandi avventure sul mare, battaglie, tesori, leggende. E non c’è momento di quelle pagine, che io non abbia vissuto nella mia immaginazione :)

    – Corinna è una donna forte e combattiva, pronta a tutto per raggiungere i suoi obbiettivi .
    Come è nato questo personaggio e quanto c’è di te in lei? .

    In ogni personaggio c’è qualcosa di noi, anche se ne siamo inconsapevoli, anche se ognuno di loro scaturisce dall’immaginazione come un’entità già definita, che ha solo bisogno di essere scoperta, come Corinna. In qualcuno possono esserci i nostri ideali, in un altro i nostri sogni irrealizzabili, in un altro ancora quello che odiamo, o che amiamo, quello che siamo o quello che non siamo. Corinna è senz’altro uno dei miei personaggi più forti, non solo in quanto personaggio, ma anche come entità. Quanto c’è di me in lei? per certi versi molto, per altri molto poco (di sicuro io non sono altrettanto coraggiosa! Vorrei esserlo!)

    – Come ti prepari quando ti viene l'idea per una nuova avventura? Ti butti nelle ricerche, studi bene uno schema per far sviluppare la trama oppure scrivi quello che ti viene di getto perché sono i personaggi a decidere ed a guidarti di volta in volta? .
    Non scrivo mai di getto. La stesura, è l’ultima fase della creazione del libro, anche se è di fatto la più lunga. Quando inizio a scrivere, ho già ben delineata sia l’ambientazione, con i relativi eventi storici che dovranno comparire nel romanzo, sia la trama di fantasia. Essenzialmente, anche quando sto solo iniziandolo, so esattamente cosa, come e quando deve accadere. La fase iniziale è sempre quella dedicata allo studio dell’ambientazione e alla ricerca storica. La trama mi serve come ad un comandante serve una rotta, ed è essenziale per non rischiare di perdersi, soprattutto quando si tratta di romanzi complessi, come i miei.

    – Ogni scrittore ha la sua fonte di ispirazione. Possono essere svariate e presentarsi sotto qualsiasi forma. Nel tuo caso qual è una cosa che ti ha particolarmente ispirata? .
    I sogni sono sempre un po’ il punto di partenza. Tuttavia, quando hai a che fare con un mondo come il mio, già così complesso ed esplorato, affollato di personaggi, presenti, passati, fittizi o reali, ogni dettaglio o scena che vi appartengono, sono fonte di ispirazione continua.
    Più mi addentro in questo mondo, più mi accorgo che è come entrare in un’altra dimensione, ed è difficile non lasciarsi trascinare da esso, o conquistare dai personaggi che ti appaiono, che s’impongono e chiedono a gran voce di poter raccontare la loro storia.

    – Tutti sogniamo, chi più e chi meno, di arrivare ad assomigliare almeno un pochino ai nostri punti di riferimento. Parlando di letteratura poi il panorama è molto ampio. Quali sono per te dei punti di riferimento dai quali prendere esempio? .
    All’età di undici anni mi capitò in mano un libro dal titolo “Il leopardo che mangiava uomini”, di Jim Corbett. Ricordo con estrema esattezza, benché siano passati trent’anni, le sensazioni adrenaliniche che mi accompagnarono durante la lettura, dalla prima all’ultima pagina. Tanto che quando lo richiusi, fu come aver scoperto un mondo nuovo. Ed era così. Credo che quel libro, tra l’altro tratto da una storia vera, abbia contribuito a piantare dentro di me la passione per l’avventura, e allo stesso tempo, mi abbia dato una visione, forse molto acerba ma indubbiamente salda, di quello che un libro dovrebbe saper fare, ovvero: catturare, coinvolgere, emozionare, anche scioccare... per non farsi dimenticare. Da quella straordinaria caccia al leopardo, ogni libro indimenticabile letto mi ha mostrato la strada, e tra di essi, è innegabile, i romanzi di Wilbur Smith, occupano un posto speciale.

    – Alcuni, fin da bambini, crescono con la voglia di scrivere e con la speranza di diventare un giorno uno dei nomi immortali della letteratura. Altri invece scoprono questa passione solo per caso, altri ancora ci provano perché trascinati da una strana euforia verso la scrittura scoppiata negli ultimi anni, grazie anche a fenomeni letterari soprattutto di carattere giovanile. I risultati inoltre, spesso e volentieri, lasciano anche a desiderare. Tu hai sempre desiderato scrivere? E cosa ne pensi del fenomeno degli pseudo scrittori? .
    Credo che la scrittura, prima di ogni altra cosa, sia un’esigenza interiore. Dove non c’è desiderio, o bisogno di scrivere, non ci può essere uno scrittore. Io ho sempre avuto la propensione di scrivere, ma non per raccontare me stessa, in realtà io sono una persona molto schiva che preferisce stare nell’ombra piuttosto che al centro dell’attenzione, e da un punto di vista prettamente narrativo, credo che questo sia un pregio, perché mi permette di stare sempre un passo dietro i miei personaggi, di lasciare loro la scena. Quello che fa uno scrittore come me, è vivere attraverso i personaggi le loro avventure, non diventare personaggio. Molti aspiranti scrittori sono portati ad accentrare la loro scrittura su sé stessi, pensano che scrivere sia sinonimo di raccontare la propria vita e le proprie esperienze. Niente di male in tutto ciò, se non che ai lettori raramente interessano le nostre esperienze personali, e che raramente si scrive solo per sé stessi. In quanto al farsi trascinare dai fenomeni letterari, se non si sente dentro quello che si scrive, l’euforia ha breve durata. Scrivere è dedizione, sacrificio, autodisciplina, studio e incessante lavoro per migliorarsi, per dare ogni volta un po’ di più. Chi pensa che sia una strada facile, o conosce delle scorciatoie, o non ha capito niente.

    – Escludendo a priori i protagonisti e rivolgendo lo sguardo ai personaggi, così detti, secondari, verso quale provi empatia o apprezzi anche per i suoi difetti? Quali invece non riesci a farti piacere nonostante siano frutto della tua immaginazione? .
    Ogni personaggio ha una sua ragion d’essere. I buoni, gli eroi, i pusillanimi, i deboli, i malvagi, i traditori... un romanzo in definitiva non è che lo specchio di quello che è, o era, il mondo, e come scrittrice, dato che mi è consentito, amo indagare nella psiche di ognuno, mi piace mostrare tutte le sue sfaccettature, e quel che ne esce, a volte merita di essere rivalutato, e apprezzato, anche in un personaggio prevalentemente negativo. Da questo punto di vista, i miei personaggi mi piacciono tutti, nel bene e nel male. Hanno fatto quel che ci si aspettava da loro, e hanno contribuito a dare tensione, intrigo, e credibilità alla mia storia. Tuttavia, tra i tanti coprotagonisti, c’è in effetti un personaggio cui mi sono affezionata in modo particolare: Pablo. In realtà, il piccolo Pablo non era contemplato nella trama del L’Irlandese quando iniziai la stesura. É venuto fuori dal niente, e dopo tre pagine ho compreso che avrebbe avuto un ruolo fondamentale. A volte, la stesura riserva delle sorprese che neppure l’autore è in grado di prevedere, ancor meno di controllare.

    – Quando nella tua mente costruisci le scene, immagini i volti dei personaggi e le loro interazioni, ti capita anche di pensare ad una colonna sonora che renderebbe quelle scene indimenticabili? Oppure quando scrivi o prima di iniziare sei solita ascoltare della musica? Di quale genere? A cosa potremmo accostare il tuo romanzo? .
    Raramente quando scrivo la musica è protagonista. C’è sempre in sottofondo, ma deve possedere il pregio di non farsi ascoltare, non deve essere un elemento di disturbo ma deve agire un po’ da catalizzatore, aiutarmi a concentrarmi e ad immergermi nella mia fantasia. Ci sono musiche che si sono prestate egregiamente a questo scopo. Corinna. La Regina dei Mari è nato con la colonna sonora di Robin Hood, il principe dei ladri. Posso dire di aver scritto L’Irlandese ascoltando a ripetizione la colonna sonora del film Master & Commander, e per la storia di John McFee ho trovato il ritmo delle battaglie sulle note di King Arthur, mentre invece mai, e poi mai, riuscirei a scrivere con la musica de Il Gladiatore, inizierei a piangere dalla prima nota, e addio scrittura...

    – Rimanendo sempre in tema di elaborazione mentale e di costruzione del personaggio. Quando ne scegli le caratteristiche fisiche e somatiche ti capita anche di associarle a qualche volto reale? Magari del mondo dello spettacolo, o addirittura di costruire l’intero personaggio basandoti già in partenza sulle caratteristiche fisiche di quel qualcuno? Per esempio che volti daresti ad alcuni dei tuoi protagonisti? .
    Dare un volto reale ai miei personaggi è una cosa difficilissima, praticamente impossibile per me, perché nessuno di loro è “ispirato” a persone reali. Mi sono tutti apparsi come entità già esistenti sul piano dell’immaginazione, con i loro tratti fisici e caratteriali. In realtà, io non faccio che descriverli, così come li vedo. Per assegnare loro un volto reale, sarebbe come prendere il volto di qualcuno, e cercare una corrispondenza tra milioni di altri. Semplicemente non è possibile, anche se si trovasse una grande somiglianza, resterebbe comunque sempre una “somiglianza”.

    – È facile trovare il tempo per scrivere o spesso e volentieri la vita privata interferisce col tuo lavoro? Come riesci a conciliare le due cose? .
    Fino a qualche anno fa dovevo dividermi tra un lavoro, tutte le incombenze che ogni donna si ritrova ad affrontare giornalmente, e le mie passioni. Oggi posso dire di essere fortunata, il mio tempo si divide tra le mie due grandi passioni: la scrittura e i cavalli. Scrivo sempre, ogni giorno, talvolta rimango rintanata in casa per giorni, senza neppure uscire per fare la spesa!

    – Chi sono stati i suoi primi fan in assoluto? .
    Mio marito, e le mie lettrici! :)

    – D’accordo siamo molto curiose e quindi adesso vorremmo chiedersi se hai all’orizzonte nuovi progetti da sviluppare in futuro? O magari ci stai già lavorando? Il tema dominante resterà ancora legato al mondo dei pirati o stai valutando nuove strade? .
    Sempre legati alla saga del Mar dei Caraibi, ci sono un inedito che aspetta di vedere la luce delle librerie – sì, proprio quello! – e un nuovo romanzo già iniziato... ma questa è un’altra storia, ve la racconterò la prossima volta.

    – Ultima domanda veloce. Se fossi un libro, che libro saresti? .
    Questa è una domanda veramente tosta! Vi dico il primo titolo che mi viene in mente: Memnoch il Diavolo, di Anne Rice, perché dentro ognuno di noi c’è un Lestat che si nutre del nostro sangue, un demonio che fa leva sulle nostre paure, e un dio che rappresenta la nostra incessante ricerca della verità.

    E con questa la nostra intervista finisce qui. Ti ringraziamo ancora per la gentilezza e la disponibilità da te dimostrata. Ci uniamo per farti nuovamente i complimenti per il tuo lavoro e ti mandiamo un in bocca al lupo per il futuro. .

    Grazie infinite e un abbraccio a tutte!
     
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    Ho iniziato a leggere Corinna da poco ma mi è piaciuto subito il suo stile di scrittura.

    CITAZIONE
    Il mondo della Filibusta infatti, racchiude in sé, oltre a pericolo, violenza e crudezza, anche grandi avventure sul mare, battaglie, tesori, leggende.

    Non c'è niente di più bello di un po' di sana crudezza e violenza. :*_*: Ecco perchè il libro risulta tutt'altro che noioso.

    CITAZIONE
    Non scrivo mai di getto. La stesura, è l’ultima fase della creazione del libro, anche se è di fatto la più lunga. Quando inizio a scrivere, ho già ben delineata sia l’ambientazione, con i relativi eventi storici che dovranno comparire nel romanzo, sia la trama di fantasia.

    Aaah se più persone facessero come te....

    CITAZIONE
    Più mi addentro in questo mondo, più mi accorgo che è come entrare in un’altra dimensione, ed è difficile non lasciarsi trascinare da esso, o conquistare dai personaggi che ti appaiono, che s’impongono e chiedono a gran voce di poter raccontare la loro storia.

    Altra conferma che i personaggi sono prepotenti e non lasciano allo scrittore alternativa... :D

    CITAZIONE
    i romanzi di Wilbur Smith, occupano un posto speciale.

    :*_*: Bellissimi io li adoro, il mio preferito è Orizzonte *-* quindi non posso che concordare con lei...

    CITAZIONE
    Dove non c’è desiderio, o bisogno di scrivere, non ci può essere uno scrittore

    Questo dovrebbero capirlo molti pseudo scrittori che copiano le idee altrui -.- e poi non le sanno sviluppare

    CITAZIONE
    Quello che fa uno scrittore come me, è vivere attraverso i personaggi le loro avventure, non diventare personaggio. Molti aspiranti scrittori sono portati ad accentrare la loro scrittura su sé stessi, pensano che scrivere sia sinonimo di raccontare la propria vita e le proprie esperienze.

    *---* ha espresso il concetto in maniera perfetta

    CITAZIONE
    Scrivere è dedizione, sacrificio, autodisciplina, studio e incessante lavoro per migliorarsi, per dare ogni volta un po’ di più. Chi pensa che sia una strada facile, o conosce delle scorciatoie, o non ha capito niente.

    La mia stima cresce ogni minuto di più... Delle risposte davvero illuminanti e poco scontate che dimostrano un grande carattere a parer mio :*_*:





     
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    Mi piacerebbe molto leggerlo *_____*

    Appena ho tregua dall'università lo farò!!!!!
    Tanto se è piaciuto a Joey, piacerà anche a me U.U
     
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  4. Mina*
     
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    Bellissima intervista, molto ineteressante.
    Ho già comprato un suo libro, ma ancora non sono riuscita a leggerlo......lo farò al più presto!
    Poi sono rimasta colpita da questa Corinna: sarà il mio prossimo acquisto! ;)
     
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  5. CinderNella
     
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    Uuuh saghe sui pirati, bene! Ne volevo proprio iniziare a leggerne una xD
    comunque, tra tutte le cose bellissime che ho trovato scritte sulla scrittura (sembra un gioco di parole) come quella riguardo all'avere tutto in mente o avere almeno una trama portante prima di iniziare a scrivere (che mi ha colpito molto, visto che, anche se scrivo solo per diletto personale, faccio lo stesso anche io e anche sulle cose più banali finisco per documentarmi con attenzione e a pormi tantissimi problemi che poi al fine del racconto hanno ben poca importanza) ne ho trovata una che mi ha fatto quasi commuovere
    CITAZIONE
    Quello che fa uno scrittore come me, è vivere attraverso i personaggi le loro avventure, non diventare personaggio.

    Ed è proprio ciò che provo io quando scrivo, perché non sono "personaggio principale" nella mia vita, ma in ogni mio personaggio c'è qualcosa di me e vivo anche delle loro gioie.
    Bellissima intervista ;)
     
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    non sono "personaggio principale" nella mia vita, ma in ogni mio personaggio c'è qualcosa di me e vivo anche delle loro gioie.

    Cinder... awwww *w*
     
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    questa intervista mi ha incuriosita molto e mi ha fatto venir voglia di leggere "Corinna"
    mi piacciono le storie di donne forti e combattive! spero di riuscire a trovarlo altrimenti dovrò ordinarlo...
    concordo con quanto ha detto a proposito del fatto che la scrittura sia un'esigenza interiore,mi piace il suo punto di vista
    Kathleen mi sembra una persona molto interessante e non dubito che lo siano anche i suoi libri :)
     
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  8. **Charmelle**
     
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    Concordo con Lady G! Soprattutto a proposito delle donne forti e combattive, ne abbiamo proprio bisogno nella letteratura soprattutto :§§:
    e poi che belle risposte sagge che ha dato, e quella sul Gladiatore poi era mitica :*_*:
     
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    CITAZIONE (**Charmelle** @ 7/10/2011, 21:23) 
    Concordo con Lady G! Soprattutto a proposito delle donne forti e combattive, ne abbiamo proprio bisogno nella letteratura soprattutto :§§:

    già,ne abbiamo proprio un gran bisogno!!!!!
     
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8 replies since 5/10/2011, 17:20   129 views
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